Questa volta sul Suzukino saliamo solo io e Francesco. Alex, rimessosi dai problemi al ginocchio, è tornato alla sua fredda passione montana e si rifiuta di tornare tra le sabbie..
Partenza ore 8.30 - Km 52.353 - Tempo: Sole
Deciso il passaggio verso la Francia dal Colle di Tenda: sarà aperto? Certo, si và!
23-12-1991
Da anni sognavo un viaggio così! Comodo, rilassante, senza patemi d'animo. Non abbiamo trovato la camera d'albergo ma va' bene lo stesso: il giaciglio lo abbiamo già sotto il culo.
Il viaggio fino ad Algeciras di solo 36 ore, è scivolato via con il vento....come quello che nei pressi della foce dell'Ebro (Tarragona) si è sbarazzato di una decina di roulottes. E poi ad Algeciras una calda doccia? Si, ma di marucchen e gagnu strillanti che (ainoi) dividono fraternamente la banchina di partenza per l'Africa con noi (però poco è mancato che nella calca qualcuno invocasse quel ...vento!). Lungo la strada Paella ottima, poco traffico, una sola deviazione in Provenza (involontaria), famigliola veneta in camper molto gentile e buona musica.
Questo è il viaggio del Capitolo Uno.
24-12-1991
Km 54.537 - Tempo: Sole
Finalmente alle sette di mattina l'immenso piazzale riaccende i motori e la prima nave per l'Africa è nostra.Lunga trafila come al solito per l'entrata in Marocco. Contrariamente a due anni fa la telecamera non viene segnata sul passaporto, mentre per il Suzuki viene consegnato un modulo di colore verde da riconsegnare all'uscita dal paese (attenti a non perderlo!). Dopo due altri posti di blocco della Gendarmerie Royale verso Tetouan ed un'altro verso Martil, giungiamo al nostro solito camping (in fondo a destra, entrando in città dalla strada di Tetouan).
Martil è sempre più in espansione. Ora vanta anche un università ed il centro cittadino è in pieno sviluppo; La passeggiata lungomare si è ulteriormente allungata e possiede una piazzetta con archi; Cantieri stradali ovunque per riasfaltare, fare fogne (?), illuminazione pubblica ecc. Lungo tutta la strada dal confine a qui, vi sono lotissement, villaggi vacanze, alberghi e addirittura due porticcioli turistici nuovi di pacca.
25-12-1991
Partenza ore 10.00 - Km 54.606 - Tempo: Sole
Montagne e colline verdi quasi completamente coltivate, vendita di hashis a più non posso lungo il tragitto (specialmente la prima metà, in quanto zona più vicina alle località di grande coltivazione della mariuana). Blocco di Polizia a Souk-El-Arba per carta verde. Arrivati a Fez, dopo una prima incazzatura con una "guida" per l'albergo che ci perseguitava, ci arrendiamo ad un ragazzino che ci guida all' Hotel Mounia (Rue Asila); Lo stesso, dopo un' oretta, accompagna Francesco a visitare la Medina.
"A bordo di un taxi con sedili squarciati arriviamo alla porta meridionale dopo aver guardato velocemente le alte mura che cingono la città. Tra il lerciume, il letame di mulo per terra e classiche puzze arabe, il ragazzino mi mostra con passo affrettato il quartiere dei conciatori ed in particolare dove si colorano le pelli. A questo seguono i quartieri di filatura della lana, dei tappeti, degli orafi. Le stradine decisamente contorte, nascondono spesso incantevoli portoni e luoghi di culto che, per un motivo o per l'altro, non riesco a visitare come vorrei. La mia guida mi accompagna invano in una valanga di negozietti nella speranza che io compri qualcosa. Ciò avviene solo dopo una valanga di whisky Marocco nel quartiere berbero. Tutti soddisfatti visitiamo ancora i variopinti mercati ortofrutticoli, la vecchia moschea ed alcune porte. Con i lamentosi richiami alla preghiera del muezzin si rientra alla base".
Mangiamo in albergo una tagine di pollo discreta ma serviti a tavola in maniera ineccepibile. Il bar dell'albergo è fornito di alcoolici e, nel suddetto bar, Francesco rischia di farsi accalappiare da una scorfana locale che , dopo avergli battuto una birra non islamica gli propone di prendere una camera per......Fuga molto diplomatica di Francesco che, facendo il finto tonto le risponde di averne già una.