22/04/2002

Marocco 2002 - 1 - Da Ceuta a Mirleft

Autore: Alberico Barattieri

Lunedì 22 aprile  -  Ceuta - Martil

Sbarchiamo a Ceuta alle 17 e, acquistato un po' d'olio per il ponte anteriore, che perde dalla partenza nonostante la sostituzione del paraolio, ci apprestiamo a superare la frontiera. Contrariamente al solito ci si mette poco, anche se il fatto che il Toyota sia provvisto del solo foglio temporaneo in luogo del libretto ci fa perdere un po' di tempo in discussioni. Passata la frontiera ci dirigiamo a Martil. Il camping pubblico è sempre sporchissimo (evitare i cessi). L'accoglienza amicale del solito guardiano-factotum che ci guida a fare provviste è provvidenziale e ci permette di non fare tardi. Anche il montaggio della nuova tenda si rivela facile e la stessa spaziosa.

Martedì 23 aprile - Martil - Sidi Kauki

Martil ore 7 locali. A quest'ora il guardiano dorme e non ci guarda con occhio benevolo... La città è vuota, anche la circonvallazione di Tetouan è sgombra: anche i gendarmi dormono. Dopo un po' di chilometri incontriamo  la nuova autostrada (che per ora non imbocchiamo) che porta a Rabat. Proseguiamo per Larache in un paesaggio bucolico.  Arriviamo a Larache Plage per fare una sosta tecnica (leggi defecatoria) con pausa thè presso baretto locale. Il bivio si trova sotto le rovine di Lixus, lungo la statale. Proseguiamo poi verso la città dove ci fermiamo per fare gasolio. Imbocchiamo finalmente l'autostrada che ci porta velocemente a Rabat (pappa da Mc Donald, sarà troppo "global"?) e poi a Casablanca. Lungo il percorso Aleale cerca di convincermi che la "Feroce" non è la rovina di Torino... ma non ci riesce!  No! Non ci posso credere. L'Auberge de la lagune non c'è più. E Oualidia si è ingrandita; tutta la zona circostante è coltvata intensivamente ed il livello economico si è visibilmente elevato. Sarà per questo o per il fatto che, grazie all'autostrada abbiamo guadagnato tempo, fatto sta che decidiamo di tirare per arrivare a Sidi Kaouki, bella spiaggia 20km a sud di Essaouira. Arriviamo a Sidi Kaouki ormai con il buio e troviamo da  dormire e mangiare in una casetta messaci a disposizione dai proprietari dell'Etoile de mer, a 500m dal marabout che domina la spiaggia. Tagine di pollo sgalfa e un po' bruciata, letti comodi, toilette "berber". 

Mercoledì 24 aprile - Sidi Kauki - Sidi Mohammed Ou Abdallah

Risveglio lento. Colazione, abluzioni di Aleale, pagamento dei nostri ospiti ed imbocco della pista che, seguendo la spiaggia verso sud si ricongiunge alla strada principale per Agadir all'altezza della "foresta" di Smimou. Le piante spinose che la compongono portano frutti che sembrano limoncini. Scopriremo poi che si tratta di argoum, dall'uso simile alle nostre olive. A proposito di questa pista, imponenti lavori di allargamento e sistemazione fanno presagire un prossimo asfaltamento... Da Smimou la strada prosegue verso Agadir attraverso zone collinose molto coltivate fino a Tamri, piccolo paese situato all'interno della foce di un oued. I due lati dello oued sono coltivati a bananeto, ma le piante, nonostante l'evidente presenza di acqua, sembrano bruciate (dal sale?). Superato Cap Rihr comincia una zona con belle spiagge e tante nuove costruzioni, in parte eleganti: le case di vacanza dei ricchi agadiregni. Arriviamo nella metropoli. Aleale, da bravo architetto, filma i palazzi anni 70 della ricostruzione dopo il terremoto. Prima tappa...Mc Donald a turare le brecce. Poi al supermercato.  E i giornali all'aeroporto? Mancati, distratti da un confronto su quale siano i tempi funzionali ad uno sviluppo possibile e non controproducente (come vedete siamo viaggiatori "impegnati"). Le posizioni, come al solito sono distanti... Tiznit. Sarà anche una città moderna ma le sue mura centenarie ed intatte sono splendide e ricordano quelle di Taroudant. La parte nuova della città è ben costruita, caratteristca di tutti i nuovi centre ville visti nel sud. Cambiamo un po' di dhiram alla banca e ci dirigiamo alla volta di Aglou Plage, il luogo di villeggiatura dei tiznitini a 17km, sulla costa. Piccole case sul mare, semplici e ben costruite. Il luogo, come tutti guelli di villeggiatura in questo periodo è spopolato. Da qui dovrebbe partire una pista verso sud ma il gudron ha colpito ancora. Infine giungiamo all'Albergo De La Plage, situato sulla spiaggia di Sidi Mohammed Ou Abdallah, citato da diverse guide e gestito da Alessandra Bravin. Caro per gli standard marocchini, ma con un ottimo servizio ed una cucina di qualità. Un ottimo posto tappa dove ristorarsi.


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