"Di Seguedine avevo un idea che, ancora una volta, non corrisponde alla realtà: una oasi di dimensioni non grandi con una via principale di povere botteghe, tanto caldo, tanta polvere e tanti bambini. E' il nostro primo incontro con un luogo popolato e si rivela dolce e terribile al tempo stesso. Dolce per la posizione, per il sorriso dei suoi bambini, per i colori dei vestiti che indossano. Terribile per il numero di affetti da patologie oculari, per l'estrema povertà, per l'idea di desolazione che il suo isolamento implica."